Da tempo non si fa che parlare di smart speaker. All’inizio con un certo scetticismo e poca voglia di saperne di più. Ora il discorso ha raggiunto un alto gradimento. In molte famiglie c’è un cosiddetto altoparlante intelligente a cui si desidera commissionare un numero sempre maggiore di attività. In principio su Amazon. Poi, due anni orsono, Google si inserì con una propria line up in questo incredibile universo dove la realtà ha veramente preso il posto della fantascienza. Perché si parla di altoparlanti “intelligenti”? Perché custodiscono un’intelligenza artificiale. Basta consultarla, attivandola con una parola chiave, e lei darà tutte le risposte del caso.
Come funziona?
Utilizzare uno smart speaker è molto semplice ed immediato. Bisogna prima di tutto avviare e completare l’installazione, al pari di qualsiasi altro device che già si possiede o conosce. E’ necessario connetterlo al Wi-Fi e configurarlo in base alle app, ai servizi e ai prodotti desiderati. In pratica seguendo una breve procedura è possibile metterlo in funzione nel giro di qualche minuto.
Assistente virtuale: cos’è?
Quando si acquista un altoparlante intelligente si ha a disposizione qualcosa di unico. Al suo interno è custodito uno speciale software di intelligenza artificiale, comunemente chiamato “assistente virtuale”. Questo, su opportuna richiesta, è in grado di portare a termine numerose azioni. Può occuparsi della riproduzione di playlist di musica e video, di gestire l’agenda e gli appuntamenti, di eseguire ricerche web. Spingendosi ancora più oltre, può arrivare anche a interagire con gli elettrodomestici smart.
Come si attiva Google Assistant
Per attivare uno smart speaker o, meglio, l’assistente virtuale, bisogna pronunciare una parola o una breve frase. E’ il modo per chiamarlo e far si che rivolga la sua attenzione all’utente. Nel caso dei dispositivi che fanno capo a Google, l’assistente virtuale si attiva semplicemente dicendo “OK, Google” oppure “Hey, Google”. In pochi istanti, Google Assistant elaborerà la richiesta che deve sempre essere posta in modo chiaro. Un esempio? “OK Google qual è la temperatura di oggi?” oppure “Hey Google, oggi è prevista pioggia?”. Se, invece, in agenda c’è un weekend fuori città e si desidera conoscere la situazione meteo che si troverà all’arrivo, basta solo essere più specifici e rivolgere all’assistente una domanda tipo: “OK Google che tempo fa oggi a Roma?”. Qualora si desideri interrompere Google Home basta pronunciare il comando “Hey Google, stop!” o “OK Google, fermati”. Non è detto, dunque, che sia obbligatorio ascoltare la risposta completa qualora non se ne avverta la necessità.
Per poter utilizzare l’assistente vocale è necessaria una configurazione molto semplice. Tutto quello che occorre fare è collegare l’alimentatore del dispositivo, scaricare e installare l’apposita applicazione. Istantaneamente sullo schermo del proprio smartphone o del proprio tablet appariranno una serie di indicazioni da seguire per avviare e portare a termine la procedura di configurazione.
Riconoscimento vocale
Nella schermata “Insegna all’assistente a riconoscere la tua voce”, si può scegliere se attivare (Accetto) o meno (No grazie) la funzione Voice Match. Questa permette di associare al dispositivo una o più voci. Ne segue che sarà possibile accedere alle funzionalità dello smart speaker dell’azienda di Mountain View solo se il dispositivo riconosce uno dei timbri vocali associati.
Cosa può fare Google Assitant
L’altoparlante intelligente che lavora con Google Assistant è in grado davvero rendere più semplice la vita quotidiana. Può farlo attraverso azioni semplici e altre più sorprendenti. Basta rivolgersi con chiarezza all’altoparlante e, tramite questo, l’assistente virtuale darà una risposta mirata o compirà l’azione richiesta.
Al pari di un maggiordomo
Di certo, l’aspetto più affascinante è quello che riguarda l’uso di Google Assistant per ciò che riguarda la casa. Diciamolo chiaramente. Far partire un allarme sonoro, avviare una playlist o ricordare un evento non sono abilità con “nuove”. Con uno smart speaker e gli accessori giusti ovviamente smart anche loro, si può domotizzare qualsiasi ambiente. Basta avere un account personale Google e il gioco è fatto. Una volta realizzata la propria abitazione “intelligente” ideale è possibile gestirla da remoto con smartphone, tablet o sistema infotainment della prorpia auto.
Avere in casa uno smart speaking “aiuta“. La lista delle abilità (in gergo skill) che è in grado di fare è molto lunga. E, di stagione in stagione, con il lancio sul mercato dei dispositivi sempre più attenti alle necessità del consumatore, include opzioni ulteriormente al passo con i tempi.
Google Assistant per ascoltare contenuti multimediali
Tra le funzionalità principali di Google Assistant, c’è la possibilità di avviare la riproduzione di contenuti multimediali. Si tratta dell’ascolto di una stazione radio (attraverso l’app TuneIn o della stazione dedicata), un brano musicale o una playlist (Spotify, YouTube e Google Play Musica). I comandi vocali da utilizzare sono, ad esempio, “OK Google, avvia musica” oppure “Hey Google, riproduci Radio Dimensione Suono”. Il tutto senza dimenticare che uno smart speaker è capace di controllare piccolo schermo e altoparlanti. Se è collegato un televisore con Chromecast (con con Chromecast integrato), è possibile rivolgergli una domanda come “Hey Google, avvia La Casa di Carta su Netflix” o “OK Google, riproduci l’ultimo video di Fedez su YouTube”. E, poi, fargli regolare l’intensità del volume istantaneamente dicendo, ad esempio, “OK Google, imposta volume al 30 per cento”.
Non bastava lo smartphone?
Google Home rientra in quella categoria di prodotti creati pensando di non accorciare la distanza tra device e utente. Se il cellulare non è a portata di mano (e quando si è in casa accade spesso), lo smart speaker rappresenta lo strumento più immediato e rapido per reperire informazioni. Con un plus in più: gli si può impartire comandi. Se il proprio smartphone è equipaggiato con Android, ad esempio, è possibile chiedere all’assistente: “Hey Google, ho perso il mio telefono”. Per avere subito indicazioni precise di dove trovarlo.
In tante lingue
Google Assistant è nato per Google Home in inglese (Stati Uniti, Regno Unito, Canada, Australia, India, Singapore). Ma non solo. Da tempo è disponibile in tantissime altre lingue europee ed extraeuropee: italiano, francese canadese, francese, tedesco, danese, olandese, norvegese, svedese e spagnolo (Spagna e Messico), giapponese e coreano.