L’altoparlante intelligente (o smart speaker) è uno strumento che incuriosisce sempre più. Inizialmente vissuto come un plus di cui, forse, si poteva fare a meno, ora è visto con maggior interesse grazie alla versatilità delle sue tante funzioni. Si tratta di un assistente vocale hi-tech che agisce come “mediatore” tra la persona e l’elettrodomestico. Sta trovando spazio in casa sempre più volentieri giacché il suo obiettivo è quello di migliorare la qualità della vita tra le mura domestiche.
Come funziona un altoparlante intelligente? Cosa può “fare”? In che modo aiuta chi abita in casa e dove è meglio posizionarlo? Rispondiamo a queste ed altre domande ricorrenti attraverso questa guida che riguarda uno tra gli “accessori” di ultimissima generazione più ricercati.
A cosa serve un altoparlante intelligente?
Far partire la propria playlist, accendere la luce o avviare il riscaldamento, chiedere le notizie del giorno o informarsi sulle previsioni del tempo. Ma anche fissare un memo, importare un allarme, avviare un programma al computer, controllare la temperatura. A un altoparlante intelligente si può chiedere questo e tanto altro ancora. Si tratta di uno strumento che media tra la persona e la casa, facilitando lo svolgimento di alcune attività, in particolare con gli elettrodomestici e tutti i dispositivi che possono essere collegati ad esso.
Come funziona
L’altoparlante intelligente è un dispositivo hardware con alcune caratteristiche peculiari. Ha una cassa audio, un microfono, una connessione wireless e un sistema software di intelligenza artificiale. Quest’ultimo è il nucleo del dispositivo, il cosiddetto “assistente vocale”. L’assistente vocale permette al dispositivo di comprendere il linguaggio umano e compiere azioni di conseguenza. In pratica, si fa una richiesta a voce alta, rivolta verso l’altoparlante e questi risponde, grazie a un apposito software, compiendo l’azione richiesta.
L’intelligenza artificiale che è il cuore di ogni altoparlante intelligente, consente la comprensione del comando vocale fornito dall’utente. Questo viene tradotto in bytes per far sì che si possano fornire risposte. Il software permette al dispositivo di memorizzare le richieste degli utenti, selezionare e filtrare risposte mirate e perfezionare il proprio sistema di risposta.
Facile da usare?
Un altoparlante intelligente non dovrebbe richiedere più energia mentale del necessario per eseguire il processo di configurazione e utilizzarlo con regolarità. Come si può facilmente capire, i modelli più popolari sono spesso i più semplici, quelli in grado di garantire un’esperienza plug-and-play.
In pratica
Per rendere operativo un altoparlante intelligente bisogna seguire tre semplici passaggi. Prima di tutto bisogna collegare lo smart speaker alla rete Wi-Fi di riferimento. Poi vanno attivate le skill e collegate le app che vanta lo stesso smart speaker (e che dipendono dal modello). Per attivare l’assistente vocale e avviare la conversazione basta pronunciare la parola chiave (in gergo, hot word) e, a seguire, la richiesta. L’assistente, dopo aver analizzato la richiesta, sarà in grado di fornire le risposte adeguate.
Gli altoparlanti intelligenti possono avere numerose skill. Si tratta di micro applicazioni che è possibile scaricare online, così come anche crearne di personali e rivenderle in un secondo tempo sullo store dell’azienda di riferimento. Queste permettono di insegnare al proprio altoparlante a eseguire anche richieste aggiuntive e avanzate oltre quelle già di sistema.
Hanno necessità di una connessione al top
È assolutamente fuori discussione dover utilizzare un altoparlante intelligente che non sia in grado di mantenere una connessione stabile, via Bluetooth o WiFi che sia. Questi strumenti, infatti, devono essere prima di tutto in grado di connettersi al WiFi senza particolari manovre aggiuntive da parte dell’utente. È un passaggio obbligato in quanto devono accedere a Internet per cercare le risposte alle domande che vengono poste loro.