Gli altoparlanti intelligenti o smart speaker costituiscono l’innovazione principale degli ultimi anni nel rapporto tra persone e dispositivi elettronici, tanto che si tratti di smartphone e computer quanto che si tratti di dispositivi di domotica installati nella nostra abitazione. Vediamo insieme quali sono i principali prodotti presenti attualmente sul mercato e individuiamone le caratteristiche fondamentali a seconda dell’uso che intendiamo farne.
I due principali leader di mercato
Ci sono due tipologie di prodotti che si stanno contendendo la fetta più consistente del mercato degli smart speaker in circolazione e, di conseguenza, le simpatie degli utenti: sul ring si affrontano, da un lato, gli altoparlanti intelligenti firmati Amazon Echo (quelli che – per intenderci- rispondono al nome di “Alexa”) e, nell’angolo opposto, gli altoparlanti intelligenti di Google Home.
Sebbene l’argomento sia potenzialmente molto vasto, cercheremo di riassumere ed evidenziare i molti punti di contatto e le altrettante differenze tra i due tipi anche per chi finora non ne ha mai posseduto uno, e dunque vuole addentrarsi con responsabilità e cognizione di causa in un mondo indubbiamente affascinante, ma che di sicuro non ha ancora finito di rivelarci tutte le sue sbalorditive capacità.
Le somiglianze
- L’uso di un assistente vocale. L’idea di creare un altoparlante intelligente, in grado di “capire” cosa gli viene detto ma anche di “rispondere” al suo interlocutore umano, è ovviamente basata sulla precedente creazione di un assistente vocale.
Questa tecnologia è basata su un sistema alquanto complesso di riconoscimento vocale, che permette ai dispositivi di riconoscere gli input del suo utente, sia quando sono formulati sulla base di un repertorio fisso, sia quando si tratta di rispondere a domande o a richieste estemporanee, che il dispositivo non ha mai “sentito” prima e che corrispondono ai bisogni e ai desideri del momento.
- I collegamenti. Gli smart speaker attualmente più diffusi sul mercato funzionano tramite alimentazione elettrica, dunque possono essere collegati ad una qualunque presa domestica. Oltre a questo, è ovviamente fondamentale il collegamento ad una rete Wi-Fi. Grazie a questa rete, i dispositivi potranno collegarsi non solo al web e a tutte le sue risorse, ma anche a tutti i dispositivi della casa che si agganciano allo stesso Wi-Fi: smartphone, computer, apparecchi collegati al sistema di domotica, altri smart speaker.
- Attivazione e disattivazione. Come si vedrà nelle pagine dedicate ai singoli prodotti delle varie gamme, ogni dispositivo è dotato di tasti che permettono di comandare l’attivazione o disattivazione dell’audio in entrata, di fatto “inibendo” l’ascolto di ciò che avviene in quel momento nella stanza in cui esso si trova. Ideale, dunque, per tutelare la nostra privacy ma anche semplicemente per mantenere l’abitudine di “spegnere” un dispositivo che in quel momento riteniamo di non utilizzare.
- La necessità di una configurazione. O per meglio dire, la necessità di una reciproca conoscenza. La presenza di un assistente vocale, infatti, darà una sembianza “umana” al vostro utilizzo della tecnologia. Subito dopo l’acquisto sarà necessario scaricare una app sul vostro cellulare e, dopo aver collegato il vostro dispositivo, seguire le istruzioni che vi verranno fornite. Vi verrà richiesto di pronunciare alcune prove di comandi, in modo che Alexa o Google possano “campionare” la vostra voce. Vi sarà utile sapere che questi dispositivi si avvicinano molto a ciò che viene chiamata “intelligenza artificiale”, e dunque potrete notare che, col passare dei giorni, gli assistenti vocali “impareranno” i comandi che impartite più di frequente, i vostri gusti musicali e culinari, addirittura adeguandosi al vostro “lessico”.
- Ascoltare musica. Non dimentichiamoci che questo tipo di dispositivi mantiene comunque il nome originario di “altoparlanti”, e dunque continuano a essere eccellenti diffusori di musica di sottofondo per tutte le nostre attività quotidiane. In effetti molti di essi continuano a conservare l’apparenza estetica di una “cassa”, pur essendo dotati dell’infinita comodità di poter accedere alla nostra musica preferita senza dover digitare la ricerca, ma semplicemente pronunciando una richiesta.
Le differenze
Per analizzare più nel dettaglio ciò in cui differiscono i dispositivi Google Home dai dispositivi Amazon Echo, è opportuno suddividerne la descrizione e inviduare le caratteristiche che, per ogni tipo, giustificano una tale diversità di prezzo.
- I dispositivi della gamma Google sono principalmente due: Google Home e Mini. Il primo ha l’apparenza di un cilindro tagliato di sbieco in cima, con la superificie rivestita di un telo color antracite; il secondo, per converso, ha una forma bassa e tondeggiante – per intenderci è contenuto agevolmente sul palmo di una mano – ed è disponibile in colori diversi. Essi si attivano per mezzo di due comandi vocali, tra i quali possiamo scegliere indifferentemente: “OK Google” oppure “Hey Google”. Subito dopo questo “richiamo”, l’utente può manifestare la sua richiesta: leggere informazioni su determinate pagine web, accedere a contenuti in continuo aggiornamento come ultime notizie, meteo e traffico; riprodurre musica, come si è detto sopra; interagire con gli altri apparecchi della casa (per esempio, Google Home potrà farvi ascoltare in cucina un brano che viene “lanciato” su YouTube e condiviso dal Pc nello studio).
- I dispositivi della gamma Amazon Echo attualmente disponibili in Italia sono numerosi e variegati. Si parte dal più piccolo e simpatico Echo Dot, anch’esso con forma tondeggiante, per giungere agli innovativi Echo Studio ed Echo Show. Con questi ultimi due segmenti, Amazon ha voluto assecondare i gusti dei consumatori che divergono su due sentieri principali: coloro che sono più interessanti alla riproduzione audio e coloro che vogliono sfruttare invece la riproduzione video. Con gli ultimi dispositivi Echo Show, infatti, disponibili in ben tre dimensioni in termini di pollici, l’assistente vocale non è più solo vocale. Tramite un piccolo display, infatti, ai comandi vocali si aggiungono i comandi impartiti tramite il touch screen, e tutti i contenuti che normalmente sono illustrati dalla voce dell’assistente vocale vengono anche, contestualmente, proiettati in video: parliamo dunque dei clip musicali, di film e serie tv, di notiziari e tutorial.