Se il vostro altoparlante intelligente ha subito qualche danno irreversibile e non è più possibile ripararlo, dovete procedere al suo smaltimento nel modo corretto secondo le indicazioni di legge: è molto semplice, vediamo subito insieme come fare.
Categoria di rifiuto
Ormai da molti anni noi italiano siamo abituati alle procedure della raccolta differenziata dei rifiuti. A tutti sarà abbastanza evidente che un apparecchio come un altoparlante intelligente non può essere semplicemente proiettato nel bidone dei rifiuti indifferenziati, né in quello della plastica o dei metalli:
La legge prevede che questi rifiuti vengano smaltiti in una maniera specifica e molto accorta: essi infatti contengono materiali che, se dispersi nell’ambiente, sarebbero molto pericolosi.
Primo metodo di smaltimento: la consegna al proprio Comune
In tutti i Comuni di Italia è predisposto un servizio per la raccolta dei RAEE: basta informarsi presso il proprio Comune di appartenenza. Nella maggior parte dei casi, sarà necessario solo contattare un Centro di Raccolta comunale dedicato a categorie speciali di rifiuti e recarsi lì per la consegna del rifiuto, in maniera del tutto gratuita.
C’è di più: laddove è prevista la raccolta dei rifiuti porta a porta, spesso può essere calendarizzata una data particolare in cui conferire i RAEE comodamente all’esterno della propria abitazione. In questo caso, basterà consultare lo schema o il calendario della raccolta differenziata ed esporre il rifiuto all’esterno secondo le modalità indicate.
Secondo metodo di smaltimento: l’ “uno contro uno”
Un metodo molto comodo per liberarsi da un apparecchio elettrico o elettronico che sia giunto alla fine del suo ciclo di vita è quello di… scambiarlo con uno nuovo!
Il decreto ministeriale 65 del 2010, infatti, stabilisce che, «al momento della fornitura di una nuova apparecchiatura od elettronica destinata ad un nucleo domestico», i fornitori o i negozianti «assicurano il ritiro gratuito dell’apparecchiatura che viene sostituita».
In altre parole: se ho bisogno di acquistare un nuovo asciugacapelli, posso portare con me quello vecchio, inutilizzabile o rotto e lasciarlo al negoziante presso il quale deciderò di comprare quello nuovo. Stessa cosa accadrà per un cellulare, un tablet, un computer portatile e dunque anche per l’apparecchio che non ci consente più di sentire la voce della cara Alexa.
Terzo metodo di smaltimento: l’ “uno contro zero”
Ma non finisce qui. Per alcuni apparecchi elettrici o elettronici può essere previsto un metodo di smaltimento ancora più comodo, in cui il consumatore è svincolato dall’acquisto di un nuovo apparecchio corrispondente.
In questo caso è il rivenditore che si assume l’onere dello smaltimento di questo piccolo apparecchio anche se in cambio non ne vende uno nuovo equivalente.
Approssimativamente questa “piccola dimensione” viene interpretata come una grandezza di circa 25 centimetri: di conseguenza in questa categoria possono essere compresi facilmente i cellulari e i rasoi elettrici, mentre per gli altoparlanti intelligenti bisognerà prestare attenzione al modello perchè ce ne sono alcuni che oltrepassano agevolmente questa soglia.
In conclusione, siccome sappiamo che è difficile disfarsi di uno di questi apparecchi rinunciandovi per sempre, di sicuro il metodo di smaltimento più comodo e conveniente è quello dell’ “1 contro 1” previsto a fronte dell’acquisto di un nuovo modello.